Bottiglietta Magica, talismano e intenzione

Oggi voglio parlarvi della bottiglietta magica, un altro modo di fare talismani.
Questo sistema è semplice e simpatico, vediamo come funziona assieme.

L’intento

L’intento è il primo passo. E’ molto importante avere le idee chiare di quello che vogliamo e di come fare a raggiungerlo. L’intento è l’ingrediente essenziale di ogni talismano, senza il quale non si crea la magia. E’, infatti, l’intento che muove l’energia.

Possiamo quindi pensare una bottiglietta magica per:

  • focalizzare il nostro intento nella realizzazione di un progetto
  • come strumento di protezione
  • come imput per la nostra guarigione

Se conosciamo la tecnica del viaggio sciamanico possiamo utilizzarla per identificare al meglio il nostro intento, per chiedere aiuto ai nostri spiriti aiutanti e per capire, perché no, quali ingredienti inserire nella nostra bottiglietta magica. E’ ora di preparare la ricetta del nostro calderone e far uscire la strega che è in noi!

Preparare gli ingredienti della Bottiglietta Magica

 ingredienti della Bottiglietta MagicaPrima di tutto serve una bottiglietta di vetro, può essere della misura che preferiamo, più piccolina da portare sempre con noi, magari come un ciondolo, oppure più grandina da tenere nella nostra camera.

Sarebbe bene, in tale caso, tenerla in un posto un po’ nascosto, direi segreto, ma sotto i nostri occhi per permetterci di focalizzare la nostra attenzione quotidianamente sul nostro intento.

Io, per esempio, alcune le tengo nella mia camera, altre le inserisco nella mia misha quali oggetti di potere.

Una volta trovata la bottiglietta ci serve:

  • un fogliettino e una penna
  • semi come orzo, riso, lenticchie
  • foglie come alloro, rosmarino, salvia
  • fiori
  • sale
  • cristalli
  • oli essenziali
  • olio o alcool

Scrivi su un foglietto il tuo intento, poi arrotolalo come una piccola pergamena e infilala nella bottiglietta.
Ora puoi iniziare a inserire i semi, le foglie, i fiori, i cristalli ed eventualmente altri oggetti simbolici per riempire la bottiglietta. Sceglili in base al tuo obiettivo, sulla base delle tue conoscenze e del tuo intuito.

il kintuUna nota particolare voglio farla per l’alloro. Personalmente mi piace utilizzare 3 foglie d’alloro nella modalità del kintu (i 3 doni andini che vengono offerti nel despacho) che carico coi miei tre poteri e l’intento prima di inserirli nella bottiglietta.

Alcune note per quel che riguarda i cristalli e le piante. Per i cristalli, oltre a invitarti ad ascoltare quali ti chiamano in risonanza col tuo obiettivo, ti consiglio di purificarli e attivarli prima di inserirli. Puoi farlo in diversi modi: col reiki, con la radionica, purificandoli sotto la luna piena o con altri metodi sciamanici o di tua conoscenza.

Per le piante ti invito, nell’atto della scelta e della raccolta, ad entrare in connessione con loro e chiedere il permesso di poterle usare come aiutanti.

riempire la bottiglietta magicaOra, una volta che hai riempito la bottiglietta magica, puoi scegliere se lasciarla “a secco” o “liquida”.
Ciò significa che puoi scegliere se inserire un liquido come l’olio o l’alcool. Se inserisci il sale, potresti preferire di fare una bottiglietta a secco per evitare che si sciolga nel liquido. L’inserimento di un liquido può rendere la bottiglietta più affascinante per i giochi di colore e bolle che può produrre.

Sulla base della mia esperienza personale, vi consiglio di portare attenzione alla bottiglietta che scegliete. Potete trovarne col tappo di sughero o col tappo a vite metallico. Ho sperimentato sulla mia pelle che il tappo di sughero non è idoneo a una bottiglietta magica col liquido, in quanto trasuda l’olio. Una soluzione potrebbe essere farci una colata di cera sopra, ma non ho provato. In tale caso, potreste anche giocare sui colori della cera come ulteriore simbolo analogico.

Qualcosa di noi

Prima di chiudere la bottiglietta magica bisogna inserire qualcosa di nostro all’interno. Questo diviene un testimone come quelli che vengono usati nella radionica, allo scopo di creare una connessione tra noi e il talismano. Possono essere usati umori come la saliva o per i più spericolati una piccola quantità di sangue. Vanno bene anche una ciocca di capelli o un’unghia. Serve comunque una parte biologica di noi che funziona a livello olografico come nostro riferimento.

Ecco la bottiglietta magica!Una nota sul sangue. Il sangue fa un po’ senso, ma in realtà a livello magico è un fluido molto potente, in quanto è la vita stessa, è ciò che fa circolare l’energia vitale e quindi anche la parte di noi più potente e che più ci identifica.

Ora possiamo chiudere la bottiglietta e il nostro talismano è pronto!