Come la sicurezza diventa la tua PRIGIONE

Come la sicurezza diventa la tua PRIGIONELe scorse settimane hai visto come ciò di cui sei più sicuro e convinto può diventare la tua prigione, impedendoti di realizzare ciò che realmente desideri.
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Oggi ti mostrerò le energie dell’Arcano numero IIII dei tarocchi, l’Imperatore, per comprendere ancora meglio cosa ti blocca realmente.
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Se prendiamo in considerazione il numero 4 e quindi il quadrato, indubbiamente penserai a qualcosa di stabile, sicuro centrato.
E infatti l’Imperatore per poter governare ha bisogno di grande stabilità e sicurezza. Per essere seguito, le persone devono riconoscere in te determinate qualità, altrimenti ti abbandoneranno e sostituiranno.
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L’imperatore è colui che comanda, è deciso e trasmette nel mondo il suo potere che deriva dalla sua grande centratura e radicamento. E’ come se incanalasse nella materia un aspetto superiore, non è un caso, infatti, che faraoni, re e imperatori vantassero un’origine divina.
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Ma i tarocchi ci insegnano che non è oro tutto ciò che luccica. Ecco, allora, che anche nel 4, l’Imperatore, esiste una dualità e ciò che può essere positivo può diventare negativo.
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Proprio per via della sua stabilità il 4 può rappresentare anche una prigione. Il potere e la sicurezza possono diventare la tua prigione quando prendono il sopravvento sulla tua vita.
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Prova a chiederti: cosa mi mantiene in una stasi profonda?
Forse un senso del DOVERE esasperato, il bisogno di controllare tutto, l’ossessione per la PERFEZIONE, un’idea di te inconfutabile, un desiderio spasmodico di avere sempre di più, senza riuscire a godere di ciò che già hai… sono tutte caratteristiche di un Imperatore, ovvero un 4, disarmonico.
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Se non vuoi rimanere imprigionato, l’Imperatore ti invita essere pronto a metterti sempre in discussione. E’ seduto sul trono, ma pronto ad alzarsi e lasciare il castello per fare nuove esperienze e crescere.
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Segui il consiglio dell’Imperatore, mettiti in gioco e prendi oggi la decisione che cambierà la tua vita: esci dalla tua prigione!
Valerio Folloni