Sciamanesimo ed energie basse

sciamano in tranceAnche se lo sciamanesimo oggi è una gran moda, mi capita ancora di sentire persone che lo qualificano come una via poco evoluta e che interagisce con energie di bassa frequenza o qualità.
Oggi vorrei spezzare una lancia a favore dello sciamanesimo e portare un po’ di chiarezza al riguardo.
Ovviamente quanto dirò è frutto della mia esperienza e, come tale, è soggettiva e non deve essere assunta come un dato di fatto. Spero vi inviti a riflettere e vedere le cose da un altro punto di vista.

Perché si pensa che lo sciamanesimo interagisca con energie basse?

La motivazione che spesso si porta per sostenere questa tesi è che lo sciamanesimo sia una pratica primitiva, in cui lo sciamano interagisce e collabora con demoni da quali si fa possedere in uno stato alterato di coscienza.

L’incorporazione

Ora, è vero che una condizione sine qua non di ciò che definisce uno sciamano è effettivamente l’incorporazione, ma è una cosa diversa.
L’incorporazione non ha nulla a che vedere con quella che noi chiamiamo possessione demoniaca. Incorporare significa portare dentro di sé l’energia, la potenza di uno spirito, che normalmente è una divinità. Trovo, quindi, che non sia poi così diverso dal “farsi canale” tanto promosso nella new age. E’ vero che, nelle prime fasi di questa esperienza, la coscienza divina può prendere il sopravvento su quella umana e questo è uno dei motivi che caratterizzano l’apprendistato di uno sciamano. La prima cosa che gli viene insegnata, infatti, è come poter gestire tale esperienza.
incorporazione sciamanicaPossono poi esistere anche le possessioni demoniache, ma queste sono altra cosa e, anche dagli sciamani, vengono curate e non assecondate.

Quella dello sciamano è una esperienza mistica ed estatica, non dissimile da quella che possono aver vissuto alcuni nostri Santi. Ovviamente le credenze religiose ne determinano le differenze, ma alla fine potremmo definirlo un matrimonio mistico col divino.

Vi sono poi forme spirituali che noi identifichiamo (forse erroneamente) come sciamaniche in cui il rapporto col mondo degli Spiriti non prevede nemmeno l’incorporazione, ma un dialogo e una relazione esterna, un po’ come i nostri sacerdoti che divengono un tramite col divino.

Il mondo di sotto, gli inferi

Un’altro aspetto è che lo sciamano spesso ha a che fare col mondo di sotto, col mondo infero e, quindi, si pensa che sia qualcosa di malvagio.
Prima di tutto bisogna comprendere che l’etichetta etica di bene e male, di divino e demoniaco, così come la concepiamo noi è tipicamente occidentale e cristiana. In tutte le altre culture del mondo esistono si entità di luce e altre di ombra, esistono mondi differenti, ma non sono demonizzati.

Nella visione cosmogonica dello sciamanesimo esistono 3 mondi in cui lo sciamano, nel suo stato alterato di coscienza può muoversi: il mondo di sotto, il mondo di mezzo e il mondo di sopra.
Il mondo di mezzo è quello più semplice da comprendere, perché è quello che noi abitualmente viviamo.
Il mondo di sopra è quello celeste, degli spiriti del cielo e che spesso vengono rappresentati come maestri o divinità.
Il mondo di sotto è quello degli spiriti della terra, ove tra le altre cose possiamo trovare i demoni.

Come visione non è tanto diversa da quella tripartitica descritta dal nostro Dante: inferno, purgatorio e paradiso.

Cosa significa viaggiare nel mondo di sotto?

il mondo di sottoPer sfatare l’idea negativa del viaggio nel mondo di sotto mi ricollego alle tradizioni iniziatiche.
In tutte le tradizioni iniziatiche e misteriche troviamo il viaggio nel mondo infero come primo e più importante aspetto del viaggio. Anche Gesù, nella bibbia, si racconta che è sceso agli inferi.
Scendere negli inferi significa scendere in se stessi, conoscersi nella maniera più profonda, infatti siamo nelle profondità della terra, dove tutto è buio, oscuro. Qui si annidano le nostre paure, i nostri lati più oscuri e beceri, le nostre ombre… queste sono i demoni!

Viaggiare negli inferi significa quindi viaggiare dentro di sé per incontrare, accettare e trasformare le parti della nostra coscienza che normalmente non vogliamo vedere. Il mondo infero ha poi a che fare col subconscio e cos’è il subconscio se non un mondo sconosciuto e oscuro alla nostra mente cosciente?

Lo sciamano, quindi, pur potendo viaggiare nei tre mondi, fa del mondo di sotto la sua casa, il territorio che meglio conosce e più frequenta. Ma perché questo? Perché è un guaritore e per guarire deve conoscere i demoni che attaccano la nostra salute, la nostra vita. Qui li può incontrare e può comunicarci, imbrogliarli, scacciarli, affinché il malato possa guarire.
Sarebbe come dire che un medico è maligno perché per guarire il proprio paziente, per forza di cose, deve conoscere la malattia e sapere come interagirvi.

Una volta superata la paura e il pregiudizio si scopre, poi, che il mondo di sotto non è sempre così terrificante. Passata l’oscurità si aprono nuovi mondi, spesso selvatici, naturali, ricchi di vegetazione. Mondi che, dentro di noi, sono ancora in connessione con la vita, con la natura allo stesso tempo bella e pericolosa. E’ qui che lo sciamano può trovare alcuni dei suoi più intimi alleati, come gli animali di potere o ricevere informazioni e visioni importanti.

bene e male yin e yangBene e male

Il concetto di bene e male è un concetto molto relativo. A livello energetico non esiste questa polarità duale che ha molto più a che fare con la nostra esistenza. Anche in natura non esistono bene e male. Un leone che mangia una gazzella non è cattivo, un terremoto che distrugge un determinato luogo e la sua popolazione non è cattivo. Semplicemente è. Gli sciamani, strettamente connessi alla natura, vivono normalmente in questa dinamica.

Può capitare a volte che leggiamo libri in cui si racconta che lo sciamano può fare tanto bene quanto male e ne rimaniamo scandalizzati. Per loro quel “male” è relativo. Se consideriamo le tribù, spesso gli sciamani erano anche guerrieri, guerrieri che combattevano su altri piani. Fare del male a un nemico era essenziale per salvaguardare l’esistenza della propria tribù. Se capiamo ciò, possiamo davvero fargliene una colpa e giudicarli? Siamo sicuri di non fare lo stesso ogni giorno, nella nostra vita, sotto altre forme, magari più velate? Forse quegli sciamani (a volte additati come primitivi) sono solo più coerenti e allineati alla vita. Questo però ci fa paura.

In altre tribù, invece, possiamo trovare figure differenziate. Troveremo chi si occupa della guarigione e di aspetti che noi identifichiamo come positivi e chi invece no. Ma anche in questo caso entrambe le figure hanno valore e importanza nella loro società.

MahakalaI Demoni

I demoni non sempre sono visti, come dicevo prima, in un giudizio così tenebroso come nella nostra cultura. Spesso sono considerati spiriti e quindi esseri viventi che, nel ciclo naturale della vita, hanno una loro funzione e un proprio spazio. In alcuni casi, come in oriente, vi sono figure che a noi potrebbero sembrare demoniache, ma che loro identificano con Divinità Irate. Le Divinità Irate sono entità molto potenti, spesso dedicate alla protezione e in alcuni casi anche alla guarigione. Queste divinità rappresentano gli aspetti più potenti e distruttivi di forze naturali, che per loro stessa natura sono, esistono, senza esprimere un giudizio.

Conclusione

In conclusione è importante imparare a non esprimere giudizi affrettati su culture che non conosciamo. Cerchiamo di incontrarle, di conoscerle e magari scopriremo che le loro tradizioni, le loro forme, non sono poi così dissimili dalle nostre. Potremmo accorgerci che c’è sempre qualcosa da imparare. Avere una mente aperta e sperimentare sono, per me, la chiave.

Cerchiamo di distaccarci dall’idea molto new age che devo entrare in contatto e canalizzare solo le forme angeliche, perché molto spesso sono solo una fuga. Molto spesso se osserviamo attentamente le persone, potremo notare che, anche chi afferma di interagire con energie elevatissime, potentissime, purissime (levissime), ha a che fare con una dissociazione che lo porta a non essere consapevole di come e quando agisce con energie pesanti.

Sono quindi le persone che interagiscono con energie a diversa frequenza e non una pratica o tradizione spirituale a essere ricettacolo di determinate frequenze piuttosto che altre. Le vie spirituali, per quanto diverse, hanno tutte lo stesso scopo. La possibilità di avere una varietà molto ampia di possibilità ci permette di trovare quella a noi più affine, senza farne una classifica di più o meno buona, valida o elevata.

Le antiche tradizioni sanno che l’uomo è un ponte tra cielo e terra (ricalcando la visione dei 3 mondi) e che di conseguenza è deputato a far muovere le energie discendenti dal cielo e quelle ascendenti dalla terra. La vita è un continuo oscillare tra queste due polarità, dalle quali non possiamo esimerci. Non possiamo realmente conoscere noi stessi se, prima, non affondiamo nelle profondità della nostra terra.