Ma che strega che sei

Ma che strega che seiSabato sera sono andato a Bologna per partecipare a “Ma che strega che sei” uno spettacolo itinerante sul tema delle streghe e dell’inquisizione.

E’ stato un piacere assistere a tale performance per la bravura del professore e dell’attrice che ha interpretato Onorina, una odierna stria bolognese.
Ovviamente Vi invito a parteciparvi, oltre che per l’esperienza per gli scorci notturni e suggestivi di Bologna.

E’ stato molto emozionante, quelle parole, quegli eventi che a tratti apparivano così ridicoli erano in realtà carichi di sofferenza… Immedesimarsi in quei vissuti, sentire il sangue ribollire sui roghi. E’ stato bello andarci in gruppo, non un gruppo comune, ma potrei dire una congrega, anche se il fulcro ero solo io.
A livello di informazioni, per noi “del mestiere” non ci sono state particolari rivelazioni, ma è sicuramente un percorso che consiglio.

Inquisizione ai giorni nostri

inquisizione, streghe

La cosa che più mi ha colpito, per non dire sconvolto, è stato un fatto di cronaca raccontatoci.
Siamo nel 2016 e una ragazza viene sequestrata e torturata (a Bologna se ho ben capito) perché accusata di aver compiuto un malocchio su una coetanea.
Trovo che sia sconvolgente, ma forse neanche così tanto se osserviamo come si sta muovendo l’umanità attorno a noi. Stiamo tornando nel Medioevo?!

La ragazza è stata torturata con un antico metodo tradizionale, veniva obbligata a bere acqua calda saponata fino a scoppiare.
Pare che la ragazza si sia salvata perché ha inventato un rituale di controfattura per eliminare ciò che aveva precedentemente fatto (secondo gli aguzzini).

Lavati la bocca col sapone

Lavati la bocca col saponeAvete mai detto, o sentito dire “lavati la bocca col sapone”?
Questo modo di dire che pare così innocente e sembra voler indicare un’esigenza di mondare il proprio lessico, ha origine in una tortura Medioevale atroce.
La presunta strega, stria, megera, veniva obbligata a bere acqua saponata, ovvero dell’acqua calda con sapone stando sdraiata su un tavolo.
Veniva ritmicamente imbottita di quest’acqua quasi fino ad affogare e, poi, fatta mettere in posizione verticale dovendo sopportare il peso sugli organi di quanto ingurgitato.

Immaginate quanto dolore? Spesso inferto a donne innocenti? Questo modo di dire andrebbe, forse, rimosso dai nostri vocabolari.

La strega e il malocchio

Vorrei cogliere questa occasione per parlare di streghe e malocchi.
L’immagine della strega, comunque vi piaccia pensarla, è una immagine a cui credo, esattamente come esistono gli sciamani, gli esoteristi, i guaritori etc.
Quelli che oggi chiamiamo segnatori, sono i figli delle streghe, sono le streghe stesse.

strega, stria, magaraLa strega è, quasi sempre, una donna di potere.
Cosa vuol dire di potere?
Significa che non erano (e non sono) donne ignoranti, donne addomesticate. Le streghe sono donne colte, che hanno studiato (di solito le leggi della natura), che non si lasciano ingabbiare e che dicono la loro, donne che conoscono il loro valore e non lo rinnegano. Ribelli, anticonformiste e, per questo, spesso viste come blasfeme.

Le streghe sono coloro che conoscono le Leggi della Vita e della Natura. Conoscono le erbe che possono guarire o uccidere, che sanno come comunicare con gli Spiriti (della natura e non), che possono piegare gli elementi. Sono donne potenti e, questo, spesso da fastidio.

Sono esseri maligni? Sono cattive?
I demoni sono dentro l’essere umano, sono le nostre ombre, i nostri aspetti irrisolti. Ognuno di noi è cattivo, no? Lo siamo in momenti diversi, in modi e tempi diversi… ma nessuno di noi è libero da emozioni che possono essere considerate negative e che ci fanno apparire cattivi.

Ecco allora che, anche le streghe, possono essere cattive, ma non sempre… non tutte. Certo, capiamo anche bene che, se siamo frustrati, additati, minacciati, non compresi, messi ai limiti della società, forse un po’ di astio lo abbiamo anche no?

Cosa voglio dire con questo?

Voglio dire che come esistono le streghe, esistono anche il malocchio, le fatture etc. Oggi ho a che fare con la fattura elettronica… fate un po’ voi!

Cos’è il malocchio

malocchioIl malocchio, lo dice la parola stessa, è un’energia trasmessa da un “occhio che ti guarda male”. E’ l’invidia, la rabbia… ma a volte è anche il “troppo amore”, quello di chi ti elogia troppo.

L’energia segue il pensiero e gli occhi sono le porte attraverso cui l’energia viene assorbita, ma anche trasmessa, ecco perchè malocchio.
Ognuno di noi, ogni giorno, può provare emozioni forti come rabbia, rancore, invidia… e trasmette queste energie nello spazio. Pensate a quanti accidenti mandiamo ogni giorno… dai non ci credo che non vi passino almeno per la testa!
Questo è il malocchio!
Siamo tutti streghe allora! Beh in un certo senso sì, la strega è un archetipo che potenzialmente appartiene a ogni essere umano, ma che in alcuni è solo più sviluppato o consapevole.

Esistono poi le fatture che sono invece più intenzionali, veri e propri rituali svolti con intenzione e conoscenza per nuocere a qualcuno.

Questo è ciò che ci viene tramandato dalla nostra tradizione e fa anche molta paura, ma è veramente così?
Quello che posso dirvi è che il nostro background di credenze determina le nostre realtà.

Un esempio diverso

Per farvi un esempio diverso, secondo gli Andini non esiste il malocchio.
Loro credono nell’esistenza dell’energia pesante che, come un processo di scarto, viene prodotta dagli esseri viventi per poi essere riassorbita e trasformata in un processo ciclico e naturale. Questo significa che non temono il malocchio, ma soprattutto sanno come comportarsi se si trovano invischiati in energia pesante: la trasformano offrendola alla Pachamama.

C’è bisogno dell’inquisizione?

Vi sto raccontando questo proprio perchè trovo assurda una reazione come quella che vi ho raccontato nel 2016. Non c’è bisogno di una caccia alle streghe, ma semplicemente di amore e consapevolezza.

Pensate di avere un malocchio?

La paura

pauraBene, allora vi dico che già il fatto che lo pensiate vi predispone a riceverlo. Sì, perché una delle leggi più importanti a livello spirituale afferma che nulla vi può toccare se non trova una risonanza in voi. Una risonanza significa che in qualche modo e quantità quella sostanza energetica vi appartiene. Ci deve essere comunicazione.
Uso una metafora: la radio. Io ho una sorgente emittente di un segnale e un apparecchio ricevente, la radio. Se la radio non ha la capacità di sintonizzarsi sulla mia frequenza non la riceve e io non posso ascoltarla, viceversa se riesco a riceverla sento il messaggio trasmesso.

Quindi la paura è il primo motore e amplificatore che attira ciò che temiamo.

La consapevolezza

Rinnegare che a volte dell’energia pesante ci sia catapultata addosso è stupido. Ci sono rari casi in cui ciò avviene, ma non temiamo! Qualcosa possiamo farlo, senza bisogno di accusare qualcuno e malmenarlo, che poi magari non era neppure colpa sua, ma noi crediamo di si!

Dicevo la consapevolezza, perché se conosco, se so… posso agire nel modo migliore che posso. Sono davvero i tanti i modi che ci possono aiutare a proteggerci, ma soprattutto a ripulirci dalle energie pesanti (o negative se preferite, ma a me non piace come termine). Questi metodi ci vengono da antiche tradizioni di tutto il mondo e nascono prima di tutto per ripulirsi da tutta quelle energie “di scarto” che produciamo quotidianamente.

Come vi accennavo i Q’eros utilizzano delle pratiche specifiche per fare questo, pratiche che possono essere tranquillamente imparate.

L’aiuto

togliere il malocchioSe poi non fossimo davvero in grado di cavarcela da soli, ci sono delle persone che ci possono aiutare. Già sono proprio quelle strie, streghe, che tanto temiamo e maltrattiamo che, spesso con un gesto d’amore quasi incondizionato, possono compiere tutta una serie di “atti magici” allo scopo di rompere un circolo vizioso, ripulirci e, pure, mandare al mittente quella energia pesante.

La vita è estremamente intelligente e si basa su un processo di reciprocità, tanto in quello che chiamiamo bene che nel male. Tutto torna all’origine.
Ma allora se pensiamo a tutte le cose brutte che pensiamo o diciamo, su di noi o gli altri… quell’energia è prodotta da noi e a noi ritorna!

Conclusioni

Spero che questo articolo, un po’ lungo, possa aiutare ad avere maggior comprensione e a capire che non dobbiamo temere o odiare le streghe, perché sono manifestazioni della Madre, ma ad amarle. Per ogni strega arrabbiata, ce ne sono almeno tre capaci di un grande amore.